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La vendemmia 2021 nelle Tenute del Cerro? Un’annata da ricordare all’insegna della qualità

  • 28/01/2022

​Un'ottima annata. In questo caso, però, non si tratta del celebre film di Ridley Scott, ma della vendemmia 2021 che ha saputo resistere a una stagione climatica davvero particolare. Infatti, se l'inverno mite aveva fatto ben sperare, le gelate primaverili e la siccità estiva hanno poi messo a dura prova le viti, impattando sulla produzione del comparto vitivinicolo italiano. Tuttavia, il calo produttivo è stato bilanciato con una qualità sorprendente delle uve, che si potrà gustare nei prossimi mesi, grazie a vini che si distingueranno per concentrazione, struttura e profondità gustativa. Questo eccellente risultato – che ha fatto dell'annata 2021 una delle migliori degli ultimi vent'anni – non sarebbe stato possibile senza l'esperienza e l'impegno dei viticoltori italiani e una viticoltura sempre più di precisione che hanno reso possibile evitare  danni fino a qualche anno fa difficilmente arginabili. 

Queste premesse fanno sperare in un'ottima ripartenza del settore, duramente colpito dal biennio di crisi pandemica, e promettono di far assaggiare eccellenti vini nel 2022. È quanto ci si aspetta anche da Tenute del Cerro, i cui vitigni hanno donato uve perfettamente mature, per bottiglie che sapranno conquistare per potenza e complessità, sia dal punto di vista olfattivo che gustativo. Facciamo una panoramica quindi sull'andamento della vendemmia 2021 nelle Tenute del Cerro e vediamo cosa ci riserva il futuro.


Meno quantità, più qualità: la sorprendente vendemmia 2021

Questo è stato il trend della vendemmia 2021 che si è registrato più o meno uniformemente in tutta la Penisola, dalle Langhe alla Toscana, dalla Valpolicella alla Campania, dall'Etna all'Umbria. Un'annata però lunga e difficile a causa degli eccessi climatici, che fino a poco prima della raccolta facevano poco sperare. Se l'inverno particolarmente mite e copioso ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai viticoltori, permettendo il reintegro delle acque nelle falde e nel terreno, l'arrivo della primavera e il brusco ritorno al freddo ha causato non pochi danni da congelamento nei vitigni più precoci, portando a una vegetazione meno rigogliosa rispetto alle annate precedenti. L'estate poi, con l'innalzamento delle temperature e l'assenza delle piogge, ha lasciato a secco i filari per tutta la stagione, specie al Centro e al Sud, rendendo necessari anche degli interventi agronomici straordinari per salvare le preziose uve. Ma è stato il mese di  settembre che, poco prima dell'inizio del periodo vendemmiale, con le sue precipitazioni benefiche e un generalizzato calo delle temperature, ha favorito la maturazione fenolica delle uve. Il timore iniziale, quindi, era quello di vendemmiare un'uva leggera, frutto di una pianta sofferente, mentre invece, nonostante il calo quantitativo, si è registrata una raccolta sorprendente per l'ottima qualità media delle produzioni.


Vendemmia 2021 nelle Tenute del Cerro

La grande sapienza dei viticoltori – aiutati sempre di più anche dalla tecnologia che garantisce una viticoltura di precisione – ha permesso di portare a maturazione acini migliori e più uniformi, impensabili fino a vent'anni fa, che fanno dell'annata 2021 una di quelle da ricordare e dell'Italia leader mondiale nella produzione. Allo stesso tempo, però, tra i produttori del comparto vitivinicolo c'è la consapevolezza di essere vicini a un limite, superato il quale sarà difficile produrre il vino con le caratteristiche organolettiche così come lo conosciamo e apprezziamo e rendendo necessario intervenire per arginare la crisi climatica. Intanto, godiamoci i frutti di questa “ottima annata" e vediamo com'è stata la vendemmia 2021 nelle Tenute del Cerro e cosa aspettarsi dalle etichette che verranno presentate nel 2022.


Fattoria del Cerro, terra del Nobile di Montepulciano

Fattoria del Cerro è un gioiello incastonato tra ettari di eleganti vigneti ed è il luogo ideale per scoprire il Nobile di Montepulciano DOCG. In questa zona, infatti, il Prugnolo Gentile, vitigno alla base di questa eccellenza conosciuta in tutto il mondo, è un Sangiovese locale che, nel corso dei secoli, si è perfettamente adattato al terreno e al clima caratteristici. Ma com'è stata l'annata 2021? Potrebbe essere descritta come “poca ma buona", anzi molto buona, sempre confermando il trend. Il gelo primaverile nei vigneti a più bassa altitudine prima e l'estate torrida e secca nei vigneti più alti a seguire, hanno fatto calare le rese in termini quantitativi. Tuttavia, le buone condizioni meteo dei mesi vendemmiali hanno permesso di selezionare e raccogliere le uve nel momento migliore. Il risultato? Si prospettano vini morbidi e spessi, con ottima profondità gustativa e struttura che, chi vorrà, potrà anche degustare in cantina per un'esperienza del tutto nuova.


Poderina, tra le valli del Brunello di Montalcino

Ci spostiamo ora a Montalcino, nella zona di Castelnuovo dell'Abate. Quest'area è nota per la particolare eleganza ed equilibrio delle sue uve, terra del celebre Brunello di Montalcino, qui prodotto in due versioni – “Poggio Abate" Brunello di Montalcino Riserva DOCG e Brunello di Montalcino DOCG –, oltreché del Rosso di Montalcino DOC e Moscadello di Montalcino DOC. Per quanto riguarda la vendemmia, si confermano le caratteristiche di tardività nonostante l'estate calda. Qualche pioggia estiva, “l'effetto spugna" delle tipiche argille di Montalcino che caratterizzano il territorio, il buon meteo di settembre e ottobre, insieme a una viticoltura di precisione, hanno infine creato condizioni ottimali per le viti e la maturazione perfetta delle uve. Aspettatevi, dunque, vini caratterizzati da grande eleganza e struttura, e con un'eccellente capacità d'invecchiamento.


Anche a Còlpetrone una vendemmia da ricordare

Le colline attorno al comune umbro di Montefalco hanno un solo vero “re", ossia il Montefalco Sagrantino DOCG, un rosso autoctono dalla fama internazionale. Tra le più grandi realtà produttrici di questa eccellenza, c'è la storica cantina di Còlpetrone, che per valorizzare ancora di più le caratteristiche che contraddistinguono questo vino, ha presentato un nuovo nome e una nuova preziosa veste grafica con l'etichetta Sagrantino Memoira. Il solito germogliamento tardivo dei vigneti del Sagrantino – che meritano senz'altro una visita durante la stagione autunnale per ammirarne il meraviglioso foliage – li ha preservati dalle gelate primaverili, mentre l'estate calda ma non eccessivamente secca e la buona stagione che si è protratta fino a fine ottobre, hanno dato vita a un'annata con un eccellente rapporto qualità/quantità. I vini di Montefalco della vendemmia 2021, poi, svilupperanno grande potenza e concentrazione, mantenendo ottime capacità di invecchiamento.


Monterufoli, dove le condizioni meteo più mitigate hanno protetto le uve

La Val di Cornia è un luogo unico e suggestivo, ideale per chi ama fare trekking nella natura incontaminata, ma anche per chi vuole dedicarsi alla scoperta del territorio attraverso i suoi sapori. Sono tantissimi infatti i percorsi enologici, perché è qui che si concentrano le uve Vermentino, che danno il nome a uno dei vini bianchi toscani più apprezzati. L'antica Tenuta di Monterufoli, inserita in un'ampia e selvaggia riserva naturale, è una delle realtà produttrici più importanti di questa eccellenza. Immersa tra le colline e la macchia mediterranea, dalla Tenuta non si vede il mare, ma se ne percepisce tutta la benefica vicinanza… Rispetto ad altre aree dell'entroterra, le condizioni meteo durante l'annata 2021 sono state più mitigate e meno estreme. Nessuna gelata primaverile quindi a compromettere i vitigni, poche piogge, ma temperature massime generalmente più basse, hanno fatto sì che la stagione avesse un decorso molto equilibrato, permettendo alle uve di raggiungere dolcemente il picco di maturazione. Questo garantirà quindi vini complessi ed eleganti, caratterizzati da un'ottima freschezza e lunghezza.

 

In tutte le Tenute, quindi, si è registrata un'annata all'insegna della qualità, che merita decisamente un wine tour alla scoperta delle meravigliose e profumate etichette che questa vendemmia ci ha regalato. Da quale siete curiosi di iniziare?​