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Montefalco Sagrantino: origine, caratteristiche e dove provarlo

  • 16/10/2020

Scopriamo la storia e le caratteristiche di questo vino umbro prodotto nel territorio che circonda il borgo di Montefalco in provincia di Perugia.


Chi si affaccia a uno dei tanti belvedere che si incontrano passeggiando per il comune umbro di Montefalco, può ammirare le verdi colline e i piccoli borghi medievali che si alternano intorno alla città di Perugia. Proprio da queste terre, silenziose testimoni di una storia millenaria, ha origine il Montefalco Sagrantino. Un rosso autoctono che deve la sua fama internazionale al favorevole incontro tra le caratteristiche del territorio, le condizioni climatiche della zona e la cura dei vignaioli umbri. ​


La storia del Montefalco Sagrantino
La sua storia è avvolta nel mistero. Non esistono documenti che ne testimoniano la produzione prima del 1500. Alcune fonti raccontano di una sua possibile origine siriana. I sostenitori di questi tesi ritengono che a portarlo in Umbria possano essere stati i frati Francescani, per via dei loro frequenti pellegrinaggi in Oriente. A confermare la teoria, d'altra parte, potrebbe essere la sua originaria associazione con il rito eucaristico e le festività pasquali.  Non v'è dubbio, al contrario, sugli inizi del suo successo che risale agli anni Ottanta e riguarda in una prima fase la sola variante secca. Solo negli anni Novanta, quando l'etichetta raggiunge il boom della sua popolarità, il Montefalco Sagrantino abbandona le vesti del vino rustico per assurgere al ruolo di grande rosso.

La Denominazione DOCG
Nel 1992 l Montefalco Sagrantino ottiene la DOCG, sia come secco sia come passito, che è riservata ai vini prodotti con uve del vitign​​o Sagrantino in purezza,  coltivate in una zona che comprende terreni del comune di Montefalco e parte del territorio dei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell'Umbria. Si tratta di una zona molto piccola con terreni che degradano dolcemente lungo i profili collinari con altitudini dai 220 m. s.l.m. ai 472 dei rilievi più elevati.


La produzione del Montefalco Sagrantino
Prodotto nelle tipologie Secco e Passito, questo vino viene sottoposto ad un periodo di invecchiamento obbligatorio di almeno 33 mesi di cui, per la sola tipologia Secco, almeno dodici mesi in botti di rovere di qualsiasi dimensione.


Le caratteristiche del vino
I vini Montefalco Sagrantino DOCG nella versione secca sono di un colore rosso rubino intenso che presenta, talvolta, riflessi violacei e tende al granato con l'invecchiamento. Il profumo è delicato, ricorda quello delle more di rovo prugna, e si lega perfettamente con il sentore vaniglia data dal legno. Il sapore è asciutto e armonico, morbido e vellutato. Il colore del Passito è rosso rubino carico. Il profumo è ampio, delicato e ricorda quello della frutta rossa in confettura. Al palato si presenta dolce, armonico e gradevole.


Dove assaggiare Montefalco Sagrantino: la cantina di Còlpetrone

Tra le più importanti realtà produttive del Montefalco Sagrantino DOCG c'è la storica cantina di Còlpetrone, dove si produce anche il Rosso di Montefalco DOC, il noto bianco umbro da uve Grechetto e il Sagrantino passito. Visitare questa speciale location delle Tenute del Cerro, situata in Umbria, offre l'esclusiva possibilità di partecipare alla degustazione di più annate di Sagrantino o dei vini più tipici di questo territorio.