stripImg

Sulle strade dei vini toscani più famosi in un itinerario tra gusto e natura

  • 06/05/2021

​Et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni.

L. Da Vinci

 

Il grande Leonardo Da Vinci non aveva dubbi, le terre di vini sono terre felici e noi sappiamo che la Toscana può collocarsi a pieno titolo nel novero delle regioni che meglio esprimono questo concetto. Qui dalla collina al mare il territorio si racconta di vitigno in vitigno ed esprime la sua poesia nelle produzioni che il tutto il mondo conosce e apprezza.

Scopriamole facendo una passeggiata attraverso i vini toscani più famosi.


Un territorio ricco di biodiversità per i vini toscani più pregiati 

Se i vini toscani sono tra i più apprezzati a livello internazionale e non solo, è perché all'origine della ricca produzione regionale c'è una grande varietà di vitigni che scandisce il territorio e ne esprime le principali caratteristiche.

L'abbondanza di suoli diversi in combinazione con le differenti fasce climatiche che caratterizzano il paesaggio, dalla montagna alla costa passando per la collina, sono gli elementi che contribuiscono allo sviluppo delle coltivazioni alla base delle principali produzioni.

In generale l'alchimia che accompagna la vinificazione si crea nel punto d'incontro tra vitigno e territorio: suolo, esposizione, microclima e altitudine concorrono all'unicità del prodotto finale.

Dalle produzioni più strutturate che nascono lungo la costa a quelle più fresche dell'entroterra, scoprire la Toscana vitivinicola significa seguire una mappa della biodiversità che accompagna appassionati e turisti lungo un cammino che intreccia paesaggio e sapori.


Vitigni a bacca nera 

Il vitigno più diffuso in Toscana è senza dubbio il Sangiovese, che potrebbe essere originario di questa regione: fonti storiche, infatti, ne fanno risalire le prime testimonianze all'epoca etrusca.

Si estende sul 64% della superficie vitata toscana (circa 38.000 ettari)concentrato prevalentemente nella provincia di Siena, ma presente anche tra Firenze, Grosseto e Arezzo. Con quasi 4.200 ettari di coltivazione le uve Merlot rappresentano un altro vitigno molto importante, anch'esso nella zona di Siena.

Le uve Cabernet Sauvignon ci portano a Livorno, nell'area geografica della  “Costa toscana", dove questo vitigno ha un'estensione di circa 3.500 ettari, quasi il 6% della superficie vitata.

Seguendo la mappa dei vini rossi toscani andiamo sulle tracce del Canaiolo: sebbene non sia particolarmente diffusa, questa coltivazione, che copre l'1,88% dell'area coltivata a vite, è ben distribuita tra le province di Firenze, Prato, Arezzo, Siena e Pisa.

Sono questi i vitigni all'origine dei vini toscani più pregiati e famosi, tra cui il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Vino Nobile di Montepulciano, il Bolgheri.


Vini toscani rossi 

Partire per un viaggio alla scoperta dei vini rossi toscani vuol dire apprezzare il territorio con tutti i sensi. Ecco una panoramica dei più famosi.


Il Chianti 

E' uno dei rossi toscani per eccellenza e nel tempo è diventato un vero e proprio simbolo delle colline senesi: il Chianti è un vino di denominazione di origine controllata e garantita. Viene invecchiato in botti per 11 mesi, 24 se si tratta di una riserva.

E' prodotto quasi unicamente con uve Sangiovese e caratterizzato da un rosso brillante e ha un sapore morbido, corposo e di buona persistenza. Va servito preferibilmente tra i 16° e i 18° in calici di medie dimensioni. Si sposa perfettamente con primi conditi con sughi a base di carne e funghi, stufati di vitello e pollo arrosto. Per degustarlo durante una visita a Montepulciano non ci si può perdere una sosta alla Fattoria del Cerro, in località Acquaviva che qui produce il Chianti Colli Senesi DOCG, vino premiato con 90 punti da James Suckling nel 2018 e inserito nello stesso anno nell'annuario Luca Maroni con 91 punti.


Il Vino Nobile di Montepulciano 

Il Vino Nobile di Montepulciano è uno dei più antichi prodotti sul territorio toscano. Le prime testimonianze relative a questa produzione risalgono al Medioevo, mentre in epoca contemporanea è arrivato il primato più importante: Il Vino Nobile di Montepulciano è stato infatti il primo vino italiano a ricevere la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. La sua produzione interessa tutta l'area collinare di Montepulciano, nel territorio compreso tra la Val D'Orcia e la Valdichiana. Secondo il disciplinare, il Vino Nobile di Montepulciano DOCG è ottenuto per almeno il 70% da uve Sangiovese, un vitigno che in questa zona prende il nome di Prugnolo gentile. Prima di essere messo in commercio, il Vino Nobile viene sottoposto a un periodo di affinamento di almeno due anni, di cui uno in botti di legno. Il Vino Nobile di Montepulciano si caratterizza per il colore rosso rubino con unghia lievemente granata, ha un sapore caldo e corposo, si contraddistingue per una fitta trama tannica e ha una buona persistenza. Esalta tutti gli abbinamenti a base di carni rosse, come lo spezzatino di chianina, ma anche selvaggina o cacciagione. Anche in questo caso, una passeggiata alla Fattoria del Cerro può riservare una piacevole occasione di degustazione del Vino Nobile che viene prodotto in tre versioni: l'“Antica Chiusina" Vino Nobile di Montepulciano DOCG, tre stelle oro della Guida Veronelli, il Vino Nobile di Montepulciano Riserva DOCG,  premiato con 92 punti da James Suckling e il Vino Nobile di Montepulciano“Silìneo" che per l'annata 2017 ha ricevuto i tre bicchieri del Gambero Rosso e ha portato a casa i 92 punti assegnati da James Suckling e i 93 dell'annuario di Luca Maroni.


Vitigni a bacca bianca 

I vitigni bianchi in Toscana rappresentano il 15% dell'intera superficie vitata, in tutto 8.700 ettari di coltivazione.

Il più diffuso è il Trebbiano toscano con 2.900 ettari, il 5% del totale. Seguono le uve Vermentino: tra Massa Carrara, la Maremma livornese e l'isola d'Elba è presente con oltre 1.000 ettari di vigneti e una percentuale di copertura che sfiora l'1,75%. Segue il vitigno Vernaccia di San Gimignano: con 890 ettari rappresenta l'1,5% della coltivazione complessiva.

Tra le uve bianche che meglio riassumono la produzione toscana c'è poi la Malvasia che, con i suoi 747 ettari, copre l'1,3% della superficie coltivata a vite tra le provincie di Siena, Firenze e Arezzo.


Vini toscani bianchi

Un itinerario lungo le strade del vino in Toscana accontenta anche gli amanti dei bianchi, scopriamo i prodotti più interessanti tra Siena e Pisa.


Vernaccia di San Gimignano

Con la Vernaccia di San Gimignano siamo in provincia di Siena. E' un vino che rappresenta la Toscana sul mercato dei bianchi ed è legato anche a una strada del vino che ne prende il nome. Ha un colore giallo paglierino, in bocca si presenta asciutto e armonioso ed è caratterizzato da un profumo delicato. Si contraddistingue per l'ottima capacità di invecchiamento, peculiarità che lo inserisce tra i pochi vini bianchi disponibili anche nella tipologia riserva.


Vermentino 

Prodotto dall'omonimo vitigno, il Vermentino di Toscana è un bianco equilibrato, caratterizzato da buona mineralità, freschezza e leggera sapidità. La temperatura di servizio ideale è di 10°, è un vino perfetto per l'aperitivo o da abbinare a preparazioni di pesce e a formaggi a media stagionatura. Una visita alla cantina della Tenuta Monterufoli, in località Monteverdi Marittimo (PI), è l'occasione perfetta per degustare il Vermentino di Toscana IGT.


Vini pregiati

Rossi, bianchi e alcune etichette il cui nome ha fatto la storia: la Toscana è la terra dei vini più pregiati, vere e proprie eccellenze italiane che hanno reso famosa la regione nel mondo.


Il Brunello di Montalcino 

Il Brunello di Montalcino nasce nelle valli attraversate dai fiumi Orcia, Asso e Ombrone. E'considerato uno dei vini più pregiati, una fama che deve alle caratteristiche della zona di produzione che comprende l'area collinare di Montalcino.

Il Brunello è un vino che acquisisce caratteristiche specifiche a seconda della cantina, ma a livello generale si caratterizza per un colore rosso limpido brillante, ha un sapore intenso e forte, leggermente tannico, morbido e persistente.

Va servito in calici ampi alla temperatura di 18°. E' il vino ideale per arrosti di carne bianca o rossa, pollame, piatti di selvaggina, come il cinghiale alla cacciatora e formaggi stagionati. Per un'esperienza speciale, va degustato nella versione “riserva", come il Brunello di Montalcino Riserva DOCG prodotto dalla cantina della tenuta “La Poderina" (località Castelnuovo dell'Abate a Montalcino), che si connota per le note equilibrate di vaniglia e tabacco dovute all'uso della barrique.


Bolgheri rosso 

Il Bolgheri rosso rientra tra i vini più importanti a livello nazionale. Si tratta di un DOC che, in base al disciplinare, può essere prodotto solo in una zona specifica del comune di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno. Sempre il disciplinare prescrive che deve essere prodotto da almeno l'80% di uve Cabernet Sauvignon. In bocca si presenta con una struttura forte e si caratterizza per un colore rosso intenso.


Vinsanto 

Nasce nella stessa zona di produzione del Chianti ed è famoso nel mondo per l'abbinamento con i tradizionali cantucci toscani: parliamo del Vinsanto. E' un vino dolce ricavato da un mosto zuccherino ad alta gradazione alcolica ottenuto attraverso l'appassimento di uve provenienti da vitigni di Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca. E' caratterizzato da un profumo fruttato e da un sapore denso e dolce con freschezza persistente. Per assaggiarlo e concludere in bellezza un tour della provincia di Siena non può mancare una tappa in località Acquaviva di Montepulciano, dove la Fattoria del Cerro propone il suo Vinsanto di Montepulciano DOC, da provare in abbinamento a dolci e biscotti o a formaggi di capra stagionati, erborinati e foie gras.


I vini toscani più famosi meritano un giro per conoscerli e degustarli, voi avete già individuato il vostro preferito?